In principio era solo un’idea. Far incontrare in luogo e data concordati un lui e una lei con l'obiettivo di far scoccare la scintilla dell'amore. Per realizzare un appuntamento al buio servirebbe un archivio enorme di individui con le loro caratteristiche di personalità e le preferenze in campo sentimentale. Inoltre bisognerebbe scegliere un luogo di incontro accessibile ad entrambi.

È successo così che Sam Yagan e Chris Coyne hanno sviluppato l'idea che nel 2002 ha portato alla creazione di OkCupid, sito capace di soddisfare gli utenti attraverso algoritmi matematici legati a risposte fornite a quesiti sui loro gusti. Il 15 gennaio 2013 è scoccata l'ora dell'applicazione gratuita Crazy Blind Date, per iPhone e Android. L'app mira ad eliminare la fatica necessaria per la formalizzazione di un incontro.

Se un utente ha una finestra temporale di libertà alle 21 di giovedì si può pensare di occupare quello spazio con un appuntamento al buio. Si deve selezionare la location dell'incontro e una tra quattro persone suggerite dall'algoritmo e libere nella stessa fascia oraria. Ma un po' di luce sull'appuntamento c'è: sono noti nome, anni e l'immagine, anche se alterata. L'app chiede un giudizio ad appuntamento concluso e, curiosamente, un pagamento da zero a tre dollari.

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