Nei giorni scorsi Microsoft ha fatto sapere che in alcuni test effettuati su una macchina con un 1 GB di RAM Windows 8 ha utilizzato meno memoria di quella richiesta dal suo predecessore Windows 7. Questo minore consumo lo si deve alle varie ottimizzazioni nella gestione della memoria che sono state effettuate nel nuovo sistema operativo. Un test “più estremo” è stato recentemente effettuato da Marius Oraga, editorialista di Softpedia, il quale ha provato a far girare Windows 8 Developer Preview (scaricabile da qui), con la minore quantità possibile di memoria. L’esperimento è stato condotto utilizzando la macchina virtuale Oracle VirtualBox. La prima prova è stata effettuata con 128 MB di RAM: il sistema si è avviato velocemente, il menu Start è stato aperto senza problemi e il Task Manager è stato eseguito in pochi secondi. 128 MB di RAM sono risultati comunque troppo pochi per consentire a Internet Explorer 10 di caricare le app di Metro. Un secondo test è stato invece effettuato con 64 MB di RAM. In questo caso l’avvio del sistema ha richiesto tempi decisamente più lunghi (10 minuti), ma Oraga è riuscito comunque ad aprire il Task Manager di Windows 8 e a catturarne uno screenshot. Questi test confermano pertanto che Windows 8 è stato progettato per funzionare praticamente su ogni tipo di dispositivo adattandosi alla quantità di memoria RAM disponibile su di esso.
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