L'altro ieri il virus sarebbe dovuto "esplodere", causando gravissimi danni ai computer che è riuscito ad infettare in questi mesi. Il 16 ottobre era infatti una delle date fissate per il "risveglio" del codice. Ma non è successo niente. Nonostante la logica preoccupazione delle potenziali vittime, gli esperti di sicurezza avevano già detto che il virus era 'bacato' da un grossolano errore di programmazione. Sircam aveva una possibilità su venti di cancellare tutti i file del computer ospite: il 16 ottobre infatti il virus avrebbe dovuto generare un numero casuale tra uno e venti e se il numero prodotto fosse stato "uno", allora si sarebbe innescato il procedimento distruttivo. Il ridicolo errore di programmazione consiste nel fatto che Sircam "cerca" il numero estratto, prima di averlo generato, e questo rende impossibile che si verifichi la condizione per la distruzione dei file. In tutto il mondo non è stato registrato nessun caso di danneggiamenti ai computer causato dal virus, comunque gli esperti non escludono che le istruzioni per la distruzione dei dati possano attivarsi in base ad altre circostanze. Sircam, che ha iniziato a diffondersi via email da metà luglio, è tuttora in circolazione: ancora martedì scorso il servizio di monitoraggio di MessageLabs, effettuato a campione, ha intercettato 1.200 messaggi email infettati dal codice.
Stiamo quindi ancora attenti alle e-mail che possono arrivarci ;)
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