Arriva un provvedimento che fissa le regole di base per la messa in sicurezza dei dati sul traffico telefonico e internet che vengono raccolti e conservati dai gestori. Questo dopo un lungo percorso di polemiche e paure legate ai comportamenti poco trasparenti proprio di questi ultimi che ha visto una svolta già a fine febbraio quando si è chiarito quale debba essere il comportamento di ogni carrier telefonico. Traffico telefonico e internet in primo piano. Attraverso il telefonino si può conoscere la localizzazione delle persone, attraverso gli orari delle chiamate o degli sms e mms se ne conoscono le abitudini. Poi ci sono le chiamate effettuate e ricevute o gli indirizzi di posta elettronica. Un piccolo universo di informazioni che, con la proroga del pacchetto Pisanu può essere conservato anche per 8 anni nel caso di traffico telefonico e 4 nel caso di internet. Il Garante per la privacy ha stabilito alcune direttive fondamentali da applicare entro la fine del prossimo ottobre. Riguardano la conservazione dei dati sia a fini di giustizia che per tutti gli altri motivi. Tutti sono tenuti a rispettarle, fatta eccezione per gli internet cafè e per i gestori di siti internet che diffondono contenuti in Rete. Le associazioni a tutela dei consumatori si dicono piuttosto soddisfate anche se il decreto Pisanu continua a non piacere e a essere giudicato anticostituzionale e lesivo della libertà dei cittadini.
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