Nel corso dell'ultima conferenza DefCon, che ha riunito i maggiori esperti di sicurezza informatica ed hacker provenienti da tutto il mondo, sono emerse alcune considerazioni circa l'operato di Anonymous e LulzSec, in particolare gli hacker indipendenti ritengono che le due organizzazioni (ormai confluite tutte in Anonymous) debbano coordinare meglio gli attacchi. "Abbiamo l'opportunità non solo di creare caos, ma di creare caos organizzato. Ciò che voglio dire, è che le azioni di Anonymous e Lulzsec, per la persecuzione del loro obiettivo, rischiano di compromettere il raggiungimento stesso dello scopo, poichè non sono calibrate."
Così si è espresso John Corman, capo-ricercatore ed analista di 451 Group, il quale ritiene che i diversi attacchi, su vari obiettivi, portati a segno dalle due organizzazioni hacker, risultino dispersivi e, alla lunga, potrebbero far perdere consensi tra la comunità di Internet. "Sarebbe molto più proficuo concentrarsi nell'abbattere i siti che operano sfruttamento minorile."
Sull'operato di Anonymous e LulzSec si è tenuto un vero e proprio dibattito, dove diverse personalità sono intervenute esponendo pareri a volte discordanti. Per qualcuno è necessario che gli hacker si concentrino su indagini volte a scoprire le nefandezze dei governi mondiali, per poi mostrarle al mondo intero, per altri queste organizzazioni non hanno un vero scopo, ma sono animate soltanto dalla volontà di distruggere ogni cosa trovino sul loro cammino. Altri ancora hanno posto l'accento sulla sicurezza dei dati online e sul fatto che molte aziende non applichino sufficienti politiche per mantenere al sicuro i dati dei propri utenti. In questo ambito molti hanno invocato l'intervento di Anonymous per "insegnare" a queste aziende che non si specula sulla sicurezza degli utenti.
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