A causa del virus DNSChanger, più di 277.000 computer sparsi per il pianeta sono a rischio blackout nella giornata odierna. Tra questi, oltre 26.000 si trovano in Italia, mentre 69.000 sono localizzati negli Stati Uniti e circa 20.000 in Inghilterra. L'Italia sarebbe quindi il secondo Paese più colpito al mondo, ma i numeri risultano comunque ben diversi dai 4.000.000 di computer infetti di cui si parlava appena il virus fu rilasciato. La percentuale di PC a rischio, infatti, è ora molto bassa e, generalmente, chi ha sul proprio PC un buon antivirus costantemente aggiornato, potrebbe non avere alcun problema di cui preoccuparsi.
Un po' di storia: DNSChanger è un virus creato nel 2007 in grado di modificare le impostazioni del sistema per interferire con la corretta risoluzione dei DNS (Domain Name System). In parole povere, il computer colpito naviga su un Web alternativo creato dagli hacker allo scopo di rubare informazioni e denaro. L'FBI ha sgominato il gruppo di hacker a fine 2011 e spostato i server controllati dagli autori del virus verso sistemi non infetti, permettendo così agli utenti di continuare ad accedere alla Rete anche con l'infezione ancora in corso sui loro PC. Ma questa soluzione temporanea, decisa dal tribunale di New York, verrà abbandonata proprio oggi, per cui, tutti coloro che navigano attraverso i server sicuri messi in piedi dall'FBI, si ritroverebbero tagliati fuori dal Web.
Per scoprire se il nostro PC è infetto o meno possiamo andare su questo sito ed eseguire un semplice test. Coloro che risiedono al di fuori dell'Italia, possono invece collegarsi a questo link e, una volta cliccato sul Paese d'interesse, verificare se il proprio PC è infetto. In caso di presenza del virus, i siti mettono a disposizione una serie di strumenti specifici per risolvere il problema.
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