Intel ha introdotto nei processori Sandy Bridge, che verranno lanciati presto sul mercato, un’interessante caratteristica che consente di bloccare l’accesso al computer in caso di furto. Si tratta infatti in una sorta di sistema di sicurezza denominato Anti-Thief 3.0 e gestibile da remoto probabilmente tramite l’uso di connettività 3G. In caso di furto gli utenti, usando uno strumento fornito da Intel o chiamando il servizio di assistenza, potranno disabilitare da remoto la CPU del computer, rendendolo così non avviabile. Nell’eventualità in cui l’utente dovesse ritornare in possesso del notebook rubato, se ne potrà ripristinare il funzionamento seguendo un’apposita procedura. Si tratta insomma di un sistema che potrà servire a contrastare il furto dei computer portatili. Secondo Intel, infatti, vengono rubati 12.000 notebook ogni settimana, praticamente circa uno ogni 53 secondi, per un danno complessivo che si aggira intorno ai 5 miliardi di dollari. A preoccupare è però anche il fatto che il sistema di sicurezza potrebbe essere facilmente aggirato estraendo l’hard disk dal notebook per collegarlo ad un altro computer, riuscendo così comunque ad accedere ai dati salvati su di esso.
|